In questi ultimi giorni scolastici prima delle vacanze natalizie, i bambini sono alle prese con la preparazione del presepe.
Il presepe nella nostra scuola ha una caratteristica particolare: è ad “altezza” di bambino e gli permette di visitarlo, o meglio, “viverlo” dall’interno, passandoci e giocandoci in mezzo.
La santa natività viene vissuta dai bambini non come un momento lontano dal loro essere a scuola, dalla loro storia personale, ma diventa un’occasione per stimolare una più ampia riflessione intorno al tema del Natale: Gesù nasce nella nostra scuola ma soprattutto nasce dal progetto annuale in corso e ogni bambino si sente protagonista, più che spettatore, di un prodotto dall’alto valore simbolico, all’interno del quale trovare significative tracce di sè.
In questo anno scolastico, in continuità con il progetto didattico dello scorso anno, che ha condotto i bambini fino alla visita di un cartificio a Fabriano (Mc) dove hanno avuto la possibilità di vedere produrre e di produrre a loro volta un foglio di carta e ripercorrendo linee educative ormai consolidate, che pongono la nostra scuola in primo piano nell’educazione al riciclo e al riutilizzo dei materiali di scarto, il presepe è stato prodotto utilizzando la carta dei quotidiani e dei settimanali conservati dai genitori. Rifacendosi poi al progetto didattico annuale, che vede i bambini, in queste prime battute, rivolgere l’attenzione ad alberi e boschi, sono state create delle sagome di alberi con le ombre prodotte (grazie all’ausilio di un videoproiettore) dai corpi dei bambini su un foglio bianco. Lo scenario del presepe è, infatti, un bosco in cui svettano alberi nei quali i piccoli protagonisti si riconoscono: “Quello sono io”-dice qualcuno, “Quella è la mia gamba”-sentenzia un altro. Impegnative le attività di preparazione e assolutamente formativa l’esperienza: i bambini sono protesi ad un progetto comune che li vede “costretti” a ricercare forme e colori corrispondenti agli alberi preparati e alla stagione nella quale ci troviamo; sono giornalmente impegnati in attività di natura pittorica sempre diverse (spugnettature, pittura con pennello, disegno con tempere, collage ecc.); si trovano a dover affrontare problemi sui quali non avevano mai avuto l’occasione di riflettere (solo ad esempio, citiamo la preparazione degli angioletti e la scoperta dei profili); la ricerca degli animali che vivono nel bosco e la scoperta dell’esistenza di un microcosmo… Ormai in costruzione, il nostro presepe non si può definire mai concluso perché ogni giorno ci sono nuovi elementi da aggiungere ed ogni bambino può intervenire in tal senso.
Presto sarà possibile venire a visitare il presepe e soprattutto a stupirsi di quanto siano riusciti a fare bambini di scuola dell’infanzia. A meravigliarsi… Come ci siamo meravigliati noi, nel ritrovarci in mezzo ad un bosco dove tra qualche giorno nascerà Gesù.


Il presepe nella nostra scuola ha una caratteristica particolare: è ad “altezza” di bambino e gli permette di visitarlo, o meglio, “viverlo” dall’interno, passandoci e giocandoci in mezzo.
La santa natività viene vissuta dai bambini non come un momento lontano dal loro essere a scuola, dalla loro storia personale, ma diventa un’occasione per stimolare una più ampia riflessione intorno al tema del Natale: Gesù nasce nella nostra scuola ma soprattutto nasce dal progetto annuale in corso e ogni bambino si sente protagonista, più che spettatore, di un prodotto dall’alto valore simbolico, all’interno del quale trovare significative tracce di sè.
In questo anno scolastico, in continuità con il progetto didattico dello scorso anno, che ha condotto i bambini fino alla visita di un cartificio a Fabriano (Mc) dove hanno avuto la possibilità di vedere produrre e di produrre a loro volta un foglio di carta e ripercorrendo linee educative ormai consolidate, che pongono la nostra scuola in primo piano nell’educazione al riciclo e al riutilizzo dei materiali di scarto, il presepe è stato prodotto utilizzando la carta dei quotidiani e dei settimanali conservati dai genitori. Rifacendosi poi al progetto didattico annuale, che vede i bambini, in queste prime battute, rivolgere l’attenzione ad alberi e boschi, sono state create delle sagome di alberi con le ombre prodotte (grazie all’ausilio di un videoproiettore) dai corpi dei bambini su un foglio bianco. Lo scenario del presepe è, infatti, un bosco in cui svettano alberi nei quali i piccoli protagonisti si riconoscono: “Quello sono io”-dice qualcuno, “Quella è la mia gamba”-sentenzia un altro. Impegnative le attività di preparazione e assolutamente formativa l’esperienza: i bambini sono protesi ad un progetto comune che li vede “costretti” a ricercare forme e colori corrispondenti agli alberi preparati e alla stagione nella quale ci troviamo; sono giornalmente impegnati in attività di natura pittorica sempre diverse (spugnettature, pittura con pennello, disegno con tempere, collage ecc.); si trovano a dover affrontare problemi sui quali non avevano mai avuto l’occasione di riflettere (solo ad esempio, citiamo la preparazione degli angioletti e la scoperta dei profili); la ricerca degli animali che vivono nel bosco e la scoperta dell’esistenza di un microcosmo… Ormai in costruzione, il nostro presepe non si può definire mai concluso perché ogni giorno ci sono nuovi elementi da aggiungere ed ogni bambino può intervenire in tal senso.
Presto sarà possibile venire a visitare il presepe e soprattutto a stupirsi di quanto siano riusciti a fare bambini di scuola dell’infanzia. A meravigliarsi… Come ci siamo meravigliati noi, nel ritrovarci in mezzo ad un bosco dove tra qualche giorno nascerà Gesù.
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