
PREMESSA
Se l'educazione ha come fine ultimo insegnare la condizione umana rendendo fattibile il processo di umanizzazione, è auspicabile che la scuola, quale ente di educazione istituzionalmente riconosciuto, promuova anche “un'identità terrestre” (E. Morin) che renda l'uomo consapevole del suo valore e di quello dell'ambiente in cui vive.
In tale ottica in questo anno scolastico l’intervento educativo mira a promuovere quella che, in termini generali, viene definita educazione ambientale attraverso un progetto didattico che favorisca percorsi formativi volti alla promozione di stili di vita consapevoli e rispettosi delle problematiche ambientali.
Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea definisce l'educazione ambientale “il processo di identificazione di valori e chiarimento di concetti al fine di sviluppare le capacità e gli atteggiamenti necessari a capire ed apprezzare le interazioni tra l'uomo, la sua cultura e il suo ambiente biofisico”, l'educazione ambientale ha come obiettivo l'apprezzamento degli ambienti naturali e l'impegno attivo per la loro salvaguardia.
Attraverso il progetto didattico: “Usa e riusa: il piacere di creare nella consapevolezza di non sprecare”, cercheremo di occuparci di uno degli aspetti più trattati dalle moderne politiche ambientali: lo sviluppo sostenibile. Cercheremo di esplorare insieme ai bambini questo vasto concetto, prendendo in esame il problema dei rifiuti, il loro utilizzo e ri-utilizzo e la pratica del riciclo. Materiali destinati a giacere sul fondo di un contenitore per rifiuti, diventano stimolo per attivare forme di pensiero divergente supportate dalla laboriosità dei bambini. Bottiglie di plastica, pezzi di carta, cartoni, stoffe ecc. perdono così la loro primaria condizione e attraverso le mani dei bambini assumono forma di nuovi oggetti.
Rifletteremo anche sulla raccolta differenziata in modo che quei cassonetti di diversa forma e di diverso colore che il bambino distrattamente incontra per le strade della città, si rivestono di significato e acquisiscono agli occhi dei bambini un “senso”.
Verrà in seguito coinvolto anche il Comune di Teramo in una riflessione più generale che vede i bambini interessati ad intervenire direttamente sulla vita della comunità cittadina: i bambini infatti rivolgeranno al Sindaco la richiesta di avere nei giardini da loro frequentati, dei cassonetti per differenziare i rifiuti a misura di bambino.
Dallo specifico ambito dell'educazione ambientale, si aprono così orizzonti formativi più ampi: riflettere intorno alle cose del mondo e valorizzare l'ambiente in cui si agisce, consente di educare ad un futuro vivibile, sostenendo la naturale speranza che ogni bambino nutre nel futuro.
RIFERIMENTI TEORICI
“Se è vero che il genere umano possiede in sé risorse creative inesauribili, allora possiamo intravedere per il terzo millennio la possibilità di una nuova creazione della quale il XX secolo ha portato i germi e gli embrioni: quella di una cittadinanza terrestre. E l'educazione, che è nel contempo trasmissione del passato e apertura della mente per accogliere il nuovo, è al centro di questa nuova missione”
(E. Morin)
“Io spero in una cultura che marini la scuola e che, con ilo naso imbrattato di marmellata, i capelli arruffati, i pantaloni sformati cerchi tra i cespugli dell'immaginazione il sentiero del desiderio”
(Laborit)
“Il postmoderno pedagogico non può arrendersi ad un modello di 'bambino consumatore' (di ogni genere di beni, anche di quelli immateriali) ma deve restare fedele al principio di 'bambino abitatore' del suo mondo, della sua civiltà e del suo futuro”
(Scurati)
“Una scelta preferenziale per l'uomo e la coscienza del suo valore, l'attenzione alla storia, l'apertura alla cultura, la volontà e la capacità di andare oltre i fatti per perseguire ciò che vale, che arricchisce la persona e umanizza la vita e le capacità di interrogarsi sulle questioni di senso”
(Macchietti)
“La terra non è un dono dei nostri avi, è un prestito per i nostri figli”
(Alan Simon)
FINALITA'
Condividere i valori specifici della comunità di appartenenza
Acquisire norme di comportamento e stili di vita rispettosi delle problematiche ambientali
Stimolare il senso di responsabilità ambientale, ragionando in modo critico sulle semplici azioni che quotidianamente hanno impatto sul nostro ecosistema
Giungere alla conoscenza dei principi di inquinamento e riciclaggio con pratiche di sperimentazione, esperienza diretta, osservazione
Maturare la consapevolezza di poter agire concretamente a favore della conservazione del patrimonio ambientale, dandone prova con quotidiani atti pratici
Sentirsi parte attiva della comunità sociale e del più ristretto contesto scolastico
Condividere e comprendere i valori specifici della comunità di appartenenza
OBIETTIVI SPECIFICI
Comprendere la necessità di riferirsi a norme di comportamento socialmente condivisi
Apprezzare gli ambienti naturali e impegnarsi attivamente per la loro salvaguardia
Sviluppare le capacità percettive
Saper raccontare le esperienze vissute
Utilizzare diversi strumenti di rappresentazione (figurale, iconica, simbolica)
Elaborare in modo inventivo progetti e forme, derivanti dalla realtà o del tutto nuovi
Comprendere la necessità di riferirsi a norme di comportamento socialmente condivisi
Apprezzare gli ambienti naturali e impegnarsi attivamente per la loro salvaguardia
Sviluppare le capacità percettive
Saper raccontare le esperienze vissute
Utilizzare diversi strumenti di rappresentazione (figurale, iconica, simbolica)
Elaborare in modo inventivo progetti e forme, derivanti dalla realtà o del tutto nuovi
INDICATORI DI COMPETENZA
Riconoscere i principali materiali di cui si compongono oggetti di scarto
Operare una semplice classificazione dei rifiuti
Conoscere la tecnica del riciclaggio domestico della carta
Praticare la raccolta differenziata in classe
Manipolare materiale di scarto traendone spunto per il riutilizzo
Costruire oggetti con materiale di recupero secondo un progetto condiviso o partecipato all'intera classe
METODOLOGIA
L’intervento didattico prende in considerazione un modello metodologico che, partendo da un’iniziale esplorazione dei fenomeni presi in esame, favorisca l’analisi riflessiva degli stessi e si concluda con una rielaborazione simbolica dei momenti vissuti: dal FARE al PENSARE.
Un metodo valido per un progetto concepito come laboratorio, cioè luogo dell'apprendere per esperienze, riflessioni e azioni, non può che essere quello del problem-solving
CONTENUTI
RIDURRE la quantità di rifiuti
RICICLARE i rifiuti
RIUTILIZZARE i materiali
RIPARARE gli oggetti
ATTIVITA’
Costruzione dei contenitori per la raccolta differenziata
Partecipare insieme ai genitori all’ideazione delle “pigotte” in collaborazione con l’Unicef
Visite didattiche all’isola ecologica vicina alla scuola
Attività di riciclo e recupero dei materiali buttati
Attività di riutilizzo creativo dei materiali presi in esame
Riflessioni critiche, anche con la figura di esperti esterni, delle esperienze vissute
TEMPI
Il progetto didattico verrà realizzato nel corso di tutto l’anno scolastico e prevederà:
una prima fase nella quale i bambini “inciamperanno” in un problema: l’impossibilità di buttare da soli i rifiuti …
Una seconda fase nella quale i bambini prenderanno in esame la necessità di ideare un’isola ecologica a scuola e impegnarsi nella raccolta differenziata e rivolgeranno la richiesta al Sindaco di Teramo di poter fornire i giardini di viale Crispi di cassonetti per la raccolta differenziata a “misura di bambino”.
Una terza fase nella quale il materiale riciclato verrà creativamente riutilizzato dai bambini che si impegneranno anche a riparare e recuperare gli oggetti prima di buttarli
Una quarta fase nella quale verranno proposte ai bambini esperienze volte alla comprensione del concetto di riduzione delle azioni “inquinanti”
ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO
Sul piano organizzativo prevediamo la formazione di gruppi omogenei di bambini divisi per età. Durante il turno antimeridiano è garantita la compresenza di un ora delle due insegnanti del gruppo, mentre con il gruppo dei bambini di 5 anni sono presenti 3 insegnanti.
Gruppi:
Orsetti (bambini di 3 anni)
Scoiattoli (bambini di 4 anni)
Lupetti (bambini di 5 anni)
VERIFICA E VALUTAZIONE
Durante l'attivazione dei processi d'apprendimento, in maniera collegiale, intendiamo procedere all'osservazione e alla lettura critica dei prodotti dei bambini e delle conversazioni rilevate. L’osservazione risulterà di natura fenomenologia, i bambini verranno osservati durante le attività e la quotidianità scolastica: le competenze di educazione ambientale vanno rilevate e valutate con osservazione dei comportamenti degli alunni durante le attività di raccolta differenziata e recupero del materiale di scarto. Verranno coinvolte anche le famiglie chiamate a rilevare i comportamenti messi in atto dai bambini a casa dopo le esperienze di apprendimento vissute nel contesto scolastico: i genitori si faranno garanti delle conquiste fatte dai loro figli e li stimoleranno nella consolidazione degli apprendimenti
SPAZI UTILIZZATI
Spazi scolastici, il cortile e il giardinetto vicino la scuola, l’isola ecologica
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