giovedì 13 novembre 2008

OMBRE NEL BOSCO

Mercoledì 12 ottobre è iniziato il laboratorio di arte, immaginazione e creatività “Ombre nel bosco”, curato dalla prof.ssa Splendora Cameli. Il laboratorio prende spunto dalla tematica trattata in questo anno scolastico, l'albero, per avviare con i bambini percorsi didattici che consentiranno loro di esprimersi attraverso i diversi linguaggi dell’arte: l’albero in certi versi ricorda l’uomo nella sua figura, osservandolo gli riconosciamo delle espressioni, che determina il suo “carattere”, se poi facciamo più attenzione , ci avviciniamo lo guardiamo analizzandolo in tutte le sue parti ci accorgeremo che ha anche una sua storia nascosta. Sveliamola insieme.
LA SUA FIGURA
La chioma a volte ordinata e a volte scapigliata, allungata, piangente,tondeggiante, ascendente,piramidale; chioma che il tempo e le stagioni modifica e trasforma.
Il suo “corpo” a volte è slanciato, a volte massiccio, forte, gracile.
Le sue braccia giocano con il vento, la luce… si articolano, si sovrappongono, si intrecciano.
La sua “pelle” segue le caratteristiche della specie bianca o scura, giallastra o rossa, segnata dagli eventi del tempo.
Ha “piedi” che poggiano sul terreno e si propagano affondando nell’oscurità, assumendo la forma capovolta di un altro albero denso di mistero e di segreti, che alimenta e dà stabilità all’albero nella luce, nel vento, nella bufera.
Quando cresce solitario, la sua chioma si estende a dismisura creando grandi ombre sul terreno. Quando cresce vicino ad altri, si fa spazio allungandosi verso l’alto alla ricerca della luce.
IL SUO CARATTERE
La sua espressività può essere gioiosa o tormentata, timida o aggressiva, che determina il suo carattere.
LA SUA STORIA
Come ciascuno di noi l’albero ha la propria storia: può essere solo o in mezzo a tanti; può essere cresciuto libero, trasportato dal vento o seminato da qualcuno, forse da un bimbo come voi; crescendo può aver avuto fatiche e sofferenze, e ne porta i segni, le ferite; oppure può essere giovane e curioso o addirittura secolare e aver accumulato negli anni esperienza e saggezza. La sua casa può essere un prato verde o una arida sassaia; il suo paese una terra di pace o di guerra, in un mondo di sole o di neve.
Il primo incontro ha coinvolto i bambini di 5 anni ed ha avuto quale tematica il corpo e la sua attitudine a trasformarsi in albero: il corpo è inconsapevole acrobata delle proprie possibilità espressive sa configurarsi (sa farsi figure di altre figure), si fa vedere per farsi interpretare.
Il corpo non ha voce, eppure sa raccontare e raccontarti, con la propria gestualità, il farsi di un’azione, rappresentare situazioni che spesso racchiudono sensazioni ed emozioni.
L’albero affida al corpo la propria rappresentazione per costruire un nuovo albero.
Oggi il tuo corpo è tronco
Le tue braccia, rami
Le tue dita, foglie
La tua pelle è corteccia
I tuoi piedi, radici
E i vostri corpi insieme alberi centenari.
Le vostre braccia, grandi rami,
le vostre dita, chioma vibrante,
la vostra pelle ma anche
i tessuti dei vostri vestiti, cortecce complesse.
I vostri piedi, articolate radici.



Mercoledì 19 l’esperienza verrà ripetuta con i bambini di 4 anni e a seguire, nelle settimane successive, anche i bambini di 3 anni vivranno questo preziosissimo momento didattico.
Intanto sono già tanti i genitori che hanno riconsegnato alle insegnanti la composizione “l’albero ritrovato”. Li ringraziamo per la volontà mostrata e la capacità di mettersi in gioco, invitiamo gli altri genitori a cimentarsi nell’attività e a tornare, per una volta, bambini!

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