Pubblichiamo il progetto didattico di plesso per l'anno scolastico 2010-2011 riguardante l'educazione alimentare
PREMESSA
Grasso non è bello, soprattutto per i bambini. Se un tempo essere in carne era considerato sintomo di buona salute, oggi è stato dimostrato che i bimbi cicciottelli sono esposti a seri rischi per la salute. L’obesità infantile è ormai una vera emergenza e i numeri sono in costante aumento. Secondo l’ International Obesity Task Force, sono 155 milioni nel mondo i bambini in età scolare obesi e sovrappeso, americani in testa. Ma nemmeno in Italia c’è da stare tranquilli. Come dimostra l’indagine “Okkio alla salute”, condotta nelle scuole dai Ministeri del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, sono oltre un milione e centomila i bambini tra i 6 e gli 11 anni con problemi di peso, più di 1 su 3, con maggiore incidenza nelle regioni meridionali. Le cause? Genetiche, ambientali cioè legate alla famiglia, all’alimentazione scorretta e alla sedentarietà.
“Sovrappeso e obesità infantili sono doppiamente rischiosi” dice il professor Claudio Maffeis, pediatra nutrizionista all’ Università di Verona e relatore al Convegno “Alimentazione, stili di vita e salute dei bambini” , organizzato dal Barilla Center for Food and Nutrition nel Maggio scorso. I genitori dovrebbero insegnare ai propri figli un comportamento alimentare equilibrato, basandosi su tre semplici regole. In primo luogo, consumare 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, spuntino di metà mattina, merenda e cena. Per la colazione, che deve coprire circa il 20% delle calorie giornaliere, sono consigliabili latte o yogurt, pane o cereali, frutta fresca o spremuta. Fondamentale è anche la varietà della dieta, che deve comprendere alimenti di origine vegetale e animale e alternarli nel corso della settimana (cereali, legumi, ortaggi, frutta fresca, frutta secca, carne, pesce, uova, latte e derivati). Quindi, mai dimenticare frutta e verdura, da consumare tutti i giorni. Consigli risaputi? Meno di quello che sembra, se in realtà, come dimostra l’indagine “Okkio alla salute”, l’ 11% non fa colazione, il 28% la consuma in modo inadeguato, l’ 82% sceglie una merenda troppo abbondante (più di 100 calorie) e il 23% non assume regolarmente frutta e verdura.
Oltre alla mamma e al papà è compito della scuola educare i bambini a una sana alimentazione.
Una circolare del Ministero della Pubblica Istruzione (C.M. n° 240 del 02/08/91) recita: “Il concetto di salute diventa insieme contenuto da insegnare, attività da compiere ed obiettivo da perseguire da parte della scuola.”
Per questi motivi intendiamo realizzare un Progetto che permette al bambino di mettere in atto gradualmente un comportamento competente. E’ quello che Jerome Bruner definisce come “format”, e Kaye come “frame”, nel quale l’educatore costruisce un mondo prevedibile e permette al bambino di agire e di formarsi delle aspettative. A casa le madri spesso pongono l’attenzione all’aspetto quantitativo più che qualitativo del pasto: è importante che il bambino mangi tutto e molto, temono l’inappetenza del figlio e probabilmente associano all’accettazione del cibo anche l’ accettazione della funzione materna. Al contrario non ci si preoccupa se il bambino mangia troppo e se ciò può comportare problemi di salute nel futuro. Ecco perché occorre investire in un’ informazione sui significati di una sana ed equilibrata alimentazione.
Alcuni studi (M. Chiva, C. Fishler) indicano che dal primo al terzo anno di età il bambino non ha particolari diffidenze e accetti con una certa facilità nuovi cibi, tanto che è questa l’età in cui si registra la maggiore incidenza di ingestione di sostanze tossiche. Tra i 4 e i 5 anni si svilupperebbe invece una certa diffidenza alimentare, aumentano i “rifiuti” per i nuovi cibi in genere o per i cibi specifici, compaiono comportamenti di “selezione” nel piatto e così via.
Pertanto se a scuola si segue una modalità educativa relativa all’ alimentazione come piacere di conoscere, di usare i sensi, della scoperta, della manipolazione dei prodotti dell’ orto, dei giochi, della condivisione di esperienze, si aiuterà il bambino a superare gli aspetti pregiudiziali verso alcuni cibi.
INTRODUZIONE
Questo progetto nasce dalla consapevolezza che una corretta educazione alimentare riveste, fin da piccolissimi, un’ importanza fondamentale ed è sostenuto dall’ obiettivo di abituare i bambini a nutrirsi in modo appropriato e vario e di favorire e incentivare, il consumo di frutta e verdura, alimenti verso i quali la maggioranza dei bambini dimostra una certa diffidenza.
Poiché lo scorso anno scolastico, recandoci al Giardino delle piante Officinali di Propezzano, abbiamo riportato delle piantine aromatiche messe a dimora nel nostro giardino e l’ Asilo Nido ha realizzato un piccolo orto i cui frutti abbiamo osservato tornando a scuola a settembre, vogliamo avvalerci di queste due risorse e di altre presenti nel nostro giardino, come alberi da frutto e piante di ulivo per sviluppare un progetto sull’ alimentazione, in particolare intendiamo far sì che il bambino consumi più frutta e verdura, si abitui all’ uso delle erbe aromatiche che consentono un minor consumo di sale e preferisca prodotti freschi e stagionali.
Vorremmo anche promuovere il consumo di una colazione che non siano le solite merendine ma “nostri prodotti“ . Come abbiamo detto, nel nostro giardino ci sono degli alberi di ulivo ad altezza di bambino, pertanto intendiamo far loro cogliere le olive e poi, tutti insieme a recarci in un frantoio per “fare il nostro olio” . Nel nostro giardino c’è anche un albero di noci, che raccoglieremo, e che ci daranno lo spunto per parlare della frutta secca e dei suoi benefici. Il melo, il prugno, il fico ci permetteranno di parlare delle altre qualità di frutta e, stimolando i bambini a portare ogni tanto un frutto ciascuno, faremo delle buonissime macedonie e delle gustosissime marmellate. Le piante di granturco trovate nell’ orto ci permetteranno invece di parlare dei cereali e di preparare a scuola il pane e i biscotti. Inoltre due anni fa nel nostro giardino c’ era un nido di api che “donammo” ad un apicoltore, il Dott. Mario Pellone, che ha un orto vicino alla nostra scuola. Andremo a trovare le nostre api e sicuramente Mario ci regalerà del miele e così approfitteremo dell'occasione per osservare altri ortaggi e alberi da frutto.Tutto questo per far sì che la nostra colazione sia fatta di:
pane, olio e frutta secca ;
pane e marmellata ;
pane e miele ;
prodotti da forno fatti da noi insieme alla nostra cuoca: ciambellone, biscotti, torta di mele etc… ;
spremuta di arancia (a settembre ha preso il via in tutta Italia la seconda edizione di “Frutta nelle scuole” (http://www.fruttanellescuole.gov.it/), programma coordinato dal Ministero delle politiche Agricole con il contributo dell’ Unione Europea. Per l’anno scolastico 2010-2011 sono coinvolti 8.400 istituti primari e distribuiti 7.400.000 kg di frutta e ortaggi certificati (Dop, Igp e bio). A tale iniziativa ha aderito anche il Comune di Teramo e speriamo che presto inizi anche nella nostra scuola.)
L’ orto ci ha dato la possibilità di attivare una continuità verticale con il Nido. Abbiamo invitato una educatrice a venire nella nostra scuola per aiutare i piccoli di 3 anni a ricordare la messa a dimora delle piantine nell’ orto insieme ai loro genitori e per raccontarlo poi, ai bimbi di 4 e 5 anni chiedendo se volevano farlo anche loro. Naturalmente i bambini di 4 e 5 anni si sono dimostrati entusiasti anche perché loro, lo scorso anno, avevano messo a dimora in giardino le piante aromatiche riportate dal“ Giardino delle piante officinali” di Propezzano.
C’è stato quindi uno scambio di informazioni tra i vari gruppi ed infine la decisione comune di ampliare l’ orto e avere più erbe aromatiche. Ci faremo aiutare in questi lavori da un esperto che ci dirà anche cosa si può seminare ora e nei periodi successivi e, se è vero che la semina è legata alle fasi lunari. Questo argomento ci porterà ad andare all’ Osservatorio Astronomico di Collurania ad osservare la luna.
Le piante aromatiche, invece, ci permetteranno una continuità verticale con la scuola elementare. E’ nostra tradizione invitare un pomeriggio a tornare nella nostra scuola i bambini che la frequentavano l’ anno precedente e che ora sono in 1° elementare.
Da giugno questi bambini non hanno avuto più occasione di ritrovarsi tutti insieme (sia come appartenenti al gruppo di "ex 5 anni" e sia come appartenenti alle sezioni), perciò è bello potersi rivedere, fare insieme merenda e ricordare cosa abbiamo fatto lo scorso anno. Oltre all’ uscita in giardino per vedere le erbe aromatiche, ricorderemo dove le abbiamo prese, ricorderemo le altre piante che abbiamo visto, le erbe aromatiche essiccate e la distillazione della lavanda.
Tale ricordo sarà rafforzato e mantenuto nel tempo da un dono che i bambini della nostra scuola faranno proprio agli ex in quella occasione. In questi giorni, infatti, stiamo essiccando le erbe aromatiche che metteremo in sacchetti preparati da noi con materiale di recupero (da anni siamo abituati a riutilizzare i rifiuti prima di buttarli negli appositi contenitori) e che porteranno a casa per adoperarle in cucina.
La realizzazione dell’ orto promuoverà un’ educazione alimentare, del gusto, ambientale e sensoriale perché le informazioni sensoriali sono vissute in modo diretto. Mangiare una verdura da noi coltivata, utilizzare un aroma particolare su un cibo, prevede delle attività preparatorie estremamente significative dal punto di vista sensoriale: raccogliere, lavare, tagliare, odorare, cuocere, mangiare. Questo coinvolgimento sensoriale produce delle emozioni molto forti nei bambini e sicuramente le trasmetteranno in famiglia con richieste precise e puntualizzazioni sui cicli biologici delle piante. Ci auguriamo che i bambini invitino i genitori a non comperare alcune verdure fuori stagione oppure che richiedano di utilizzare alcuni aromi sulle pietanze cucinate a casa. Per far sì che ciò avvenga, organizzeremo delle esperienze divertenti quali prendere le erbe aromatiche che occorrono alla cuoca per preparare il pasto o cercare di indovinare quali ha utilizzato quel giorno.
Faremo in modo che si abituino a consumare verdure e legumi non frullati, proponendo una specie di “caccia al tesoro” : a chi trova nel proprio piatto pezzi di verdura o legumi e li riconosca.
Per avere la conferma sulla necessità di fare un’ alimentazione sana e varia e sull’ importanza della frutta e verdura, inviteremo a scuola un nutrizionista che ci parlerà anche della necessità di consumare il latte e i suoi derivati.
Poi ci recheremo in una fattoria per vedere le fasi della mungitura mentre, a scuola, inviteremo un esperto che ci mostri la trasformazione del latte in formaggio e ricotta (sarà piacevole fare colazione con pane, miele e ricotta). I bambini impareranno, attraverso il racconto di un nonno, che la mungitura tanto tempo fa non si faceva come si fa adesso e i bambini di 3 anni, scopriranno al Museo Archeologico di Teramo, dove vivevano i primi abitanti della nostra città. I bambini di 4 e 5 anni hanno vissuto questa esperienza lo scorso anno scolastico quando, imparando a riutilizzare i rifiuti prima di differenziarli, hanno scoperto la casa speciale nella quale vivevano i nostri antenati ed hanno appreso che i nostri avi riutilizzavano anch'essi i rifiuti (come ad esempio i frammenti di terracotta) per rinforzare il terreno che tendeva a franare. Al Museo, quindi, insieme alla responsabile del servizio educativo, la Dottoressa Gioia Porrini, svolgeremo attività inerenti al Progetto.
Nella nostra scuola realizziamo da diversi anni, in occasione del Natale, un Presepe dove i bambini possano entrarci dentro, essere attori ed artefici allo stesso tempo e, oltre al piacere di realizzarlo ogni anno in maniera diversa (perché attinente al progetto che si svolge), provare emozioni e sentimenti per la vicinanza a Gesù Bambino, esserci dentro, aggiungere particolari, ritrovarsi etc..
Quest’ anno i personaggi saranno preparati con le sagome dei bambini e vestiti con abiti che loro non usano più e donati poi ad un’ associazione benefica insieme ad alimenti non deteriorabili che saranno messi accanto a ciascuna sagoma (quale dono simbolico a Gesù) e poi, anch’ essi, donati ad un’ associazione che si occupa di persone in difficoltà. La Stella cometa sarà formata da tante stelline fatte a casa dai bambini insieme ai genitori con aromi naturali o bucce o alimenti essiccati.
Le famiglie saranno comunque coinvolte sin dalla presentazione del progetto, perché verrà chiesto loro di far sì che il bambino possa mangiare a casa, nel corso dell’ anno, dei piatti contenenti varie verdure o erbe aromatiche in modo da poter scegliere quello che più gli piace. Nel mese di maggio ogni mamma ci porterà la ricetta preferita dal proprio figlio e noi realizzeremo un libro da dare in dono ad ognuno alla fine dell’ anno scolastico. I genitori, inoltre, riceveranno in regalo delle piantine di erbe aromatiche coltivate nel corso dell’ anno dai bambini stessi.
Per quanto riguarda la solidarietà, la nostra scuola è impegnata da anni in un’ adozione a distanza, che sarà rinnovata attraverso una libera donazione e, dall’ anno scorso, in una raccolta di tappi di plastica che, al termine dell'anno scolastico, saranno poi consegnati al prof. Braga dell'Università di Teramo. Questi fa parte di un’ associazione che acquista carrozzine per disabili del terzo mondo proprio con il ricavato della loro vendita.
DIREZIONI FORMATIVE
-Sperimentare la capacità di prendersi cura di alcune piante e scoprire che bisogna rispettare la natura, i suoi tempi (la stagionalità) e le produzioni locali
-Conoscere gli alimenti e i loro valori nutritivi
-Condividere con i compagni emozioni ed espressioni scaturite dai contesti di esperienze
-Conoscere parti di sé attraverso il contatto con la materia e l’ alimentazione
METODOLOGIE
Per costruire gli apprendimenti nei nostri contesti di esperienze terremo presente
il modello di Kolb perché a nostro avviso è il modello che meglio sviluppa la competenza:
ESPLORAZIONE
RIELABORAZIONE ANALISI
MODELLIZZAZIONE RIFLESSIVA
PROGETTAZIONE
CONCETTUALIZZAZIONE
ASTRATTA
La capacità di organizzare la conoscenza in termini di esplorazione/analisi-riflessione/progettazione, consente di formare un pensiero complesso: da un modo di pensare che separa e riduce, ad un pensiero che distingue e che collega.
Il modello di Kolb prevede che il processo cognitivo prenda avvio da una concreta esperienza (fatti, problemi, situazioni, fenomeni), solleciti un’analisi nel senso del puro e semplice osservare, ovvero del riflettere, conduca alla formulazione di concetti prima e alla loro verifica empirica poi, alla loro “prova”, concludendosi di nuovo nel campo dell’esperienza.
Il modello prevede pure che ciascun momento rimandi ad una specifica competenza soggettiva in termini di:
Concretezza
Riflessione
Astrazione
Azione
ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO
Sul piano organizzativo prevediamo:
La compresenza di quattro insegnanti dalle 10,00 e tutte dalle ore 11,00 con lo scopo di favorire la formazione di gruppi di bambini.
L’aggregazione dei bambini è così distinta:
Bambini anni 3
N° 2 insegnanti
Bambini anni 4
N°2 insegnanti
Bambini anni 5
N° 2 insegnanti
Pertanto si avrà:
Dalle ore 8,00 alle ore 10,00 accoglienza nelle sezioni per attività di routine.
Dalle ore 10,00 alle ore 12,00 attività per gruppi d’età.
MODALITA' DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica e valutazione avverrà durante l’attivazione di processi, osservando i bambini nei contesti di esperienza.
Inoltre in maniera collegiale, intendiamo procedere alla lettura delle osservazioni descrittive e delle conversazioni, all’osservazione dei materiali prodotti dai bambini per verificare e valutare anche i processi attivati allo scopo di consolidare la nostra esperienza formativa.
ANNI 3
INSEGNANTI RESPONSABILI:
Di Felice Sabrina
Marcone Sabrina
OBIETTIVO FORMATIVO: Conoscere l’importanza di una alimentazione varia, sana e corretta che valorizza la stagionalità dei prodotti e la produzione locale.
In relazione all’obiettivo formativo è stato realizzato il seguente percorso:
Il bambino dovrà conoscere:
Gli alimenti e i loro valori nutritivi
Alcune parti del corpo interessate all’ alimentazione
L’ importanza che hanno i prodotti dell’ orto per la nostra salute
Dovrà saper fare:
Ricordare e raccontare le esperienze vissute
descrivere materiali raccolti
Modellizzazione con il corpo
Ricordare i nomi degli alimenti
Sviluppare le capacità sensoriali e percettive
Sperimentare consistenze, colori, dimensioni e quantità
Riconoscere i diversi sapori
Esprimere e motivare preferenze e abitudini alimentari
Comprendere la necessità di un’ alimentazione varia
Scoprire i rapporti fra alcune sostanze e gli alimenti
Elaborare progetti in collaborazione con i compagni
Portare il proprio contributo operativo e di idee per la realizzazione di un progetto comune
Dovrà sviluppare le qualità personali dell’essere:
Autonomi nello svolgere piccoli compiti
Propositivi nel contesto di discussioni comuni
Collaborativi nei confronti dei fenomeni naturali
Attenti nel corso delle esperienze
Creativi nella risoluzione dei problemi
Curiosi nei confronti dei fenomeni naturali
ANNI 4
INSEGNANTI RESPONSABILI:
De Dominicis Antonietta
Di Matteo Anna Maria
OBIETTIVO FORMATIVO: Conoscere l’importanza di una alimentazione varia, sana e corretta che valorizza la stagionalità dei prodotti e la produzione locale.
In relazione all’obiettivo formativo è stato realizzato il seguente percorso:
Il bambino dovrà conoscere:
Gli alimenti e i loro valori nutritivi
Le parti del corpo interessate all’ alimentazione
L’ importanza che hanno i prodotti dell’ orto per la nostra salute
La stagionalità dei prodotti
Dovrà saper fare:
Ricordare e raccontare le esperienze vissute
Analizzare e descrivere i materiali raccolti
Prendersi cura di un orto
Ricordare i nomi degli alimenti
Comprendere i cicli vitali delle piante
Sviluppare le capacità sensoriali e percettive
Riflettere sulla funzionalità degli organi di senso
Sperimentare consistenze, colori, dimensioni e quantità
Riconoscere i diversi sapori
Scoprire i principali errori alimentari
Esprimere e motivare preferenze e abitudini alimentari
Comprendere la necessità di un’ alimentazione varia
Scoprire i rapporti fra alcune sostanze e gli alimenti
Porre domande ad esperti di alimenti
Elaborare progetti in collaborazione con i compagni
Portare il proprio contributo operativo e di idee per la realizzazione di un progetto comune
Dovrà sviluppare le qualità personali dell’essere:
Precisi nella rielaborazione dei fenomeni osservati
Autonomi nello svolgere i propri compiti
Propositivi nel contesto di discussioni comuni
Collaborativi nei confronti dei fenomeni naturali
Attenti nel corso delle esperienze
Creativi nella risoluzione dei problemi
Curiosi nei confronti dei fenomeni naturali
ANNI 5
INSEGNANTI RESPONSABILI:
Di Giuseppe Carla
Gambacorta Lola
De Plato Federica
OBIETTIVO FORMATIVO: Conoscere l’importanza di una alimentazione varia, sana e corretta che valorizza la stagionalità dei prodotti e la produzione locale.
In relazione all’obiettivo formativo è stato realizzato il seguente percorso:
Il bambino dovrà conoscere:
Gli alimenti e i loro valori nutritivi
Le parti del corpo interessate all’ alimentazione
L’ importanza che hanno i prodotti dell’ orto per la nostra salute
La stagionalità dei prodotti
Il ciclo vitale delle piante e degli ortaggi
Dovrà saper fare:
Ricordare e raccontare le esperienze vissute
Analizzare e descrivere i materiali raccolti
Sapersi prendere cura di un orto
Ricordare i nomi degli alimenti
Sviluppare le capacità sensoriali e percettive (attraverso la manipolazione di alcuni ortaggi e dei prodotti alimentari)
Riflettere sulla funzionalità degli organi di senso
Sperimentare consistenze, colori, dimensioni e quantità
Riconoscere i diversi sapori
Scoprire i principali errori alimentari
Esprimere e motivare preferenze e abitudini alimentari
Comprendere la necessità di un’ alimentazione varia
Scoprire i rapporti fra alcune sostanze e gli alimenti
Fare impasti con sostanze diverse
Porre domande ad esperti di alimenti
Descrivere i luoghi visitati (fattoria, frantoio, ecc.)
Descrivere la trasformazione di alcuni alimenti con un linguaggio di precisione
Elaborare progetti in collaborazione con i compagni
Portare il proprio contributo operativo e di idee per la realizzazione di un progetto comune
Dovrà sviluppare le qualità personali dell’essere:
Precisi nella rielaborazione dei fenomeni osservati
Autonomi nello svolgere i propri compiti
Propositivi nel contesto di discussioni comuni
Collaborativi nei confronti dei fenomeni naturali
Attenti nel corso delle esperienze
Creativi nella risoluzione dei problemi
Curiosi nei confronti dei fenomeni naturali
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